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#Scienza

Astronomia
Scienza che ci accompagna dall'antichità. L'uomo era solito infatti osservare e studiare il movimento delle costellazioni e delle varie masse presenti all'interno della sfera celeste. In antichità si attribuiva un valore divino e di preavviso al movimento degli astri. Con il passare del tempo questo aspetto è venuto meno nonostante ancora oggi l'oroscopo si basi su di esso. L'astronomia si occupa in particolare dello studio del sistema solare e dei corpi che lo compongono e la loro suddivisione in varie categorie a seconda della loro struttura e della loro età. Nomi particolarmente rinomati di astronomi come Galileo Galiei, Nicolò Copernico e Giovanni Keplero sono tutt'ora alla base di alcune teorie fisiche e hanno segnato un importante e fondamentale sviluppo di questa scienza con le loro teorie.




Materia Oscura
Particolare utilizzo del bolometro si può trovare nello studio della materia oscura. Nell'osservazione del cielo stellato molti astronomi hanno ipotizzato la presenza di una materia non visibile. Queste osservazioni sono state fatte a seguito di deviazioni di masse in movimento causata dall'azione di forze di gravità dovute a masse non visibili. I bolometri vengono utilizzati in questo campo per la ricezione dell'energia derivante dall'urto delle ipotetiche particelle WIMP con materia.


Sitografia:




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#PRINCIPIO FISICO

Il principio di funzionamento si basa su un calcolo della variazione di temperatura attraverso la misurazione di una intensità di corrente. Il bolometro presenta infatti una lamina capace di variare molto la sua temperatura a seguito dell'incidenza su di essa di un'onda elettromagnetica. Al seguito del surriscaldamento della seguente lamina vi è il surriscaldamento di un filo al di sotto della stessa che variando la propria temperatura varia di conseguenza anche la sua resistenza termica. In questo modo il galvanometro è in grado di rilevare l'intensità di corrente che passa attraverso il circuito in questo modo avendo conoscenza del voltaggio in ingresso è possibile ricavare la resistenza. I=V/R Dalla misurazione della resistenza è poi possibile ritrovare la potenza elettrica come P=IV A questo punto si può considerare la potenza del segnale ricevuto mediante l'utilizzo della seguente formula T=T 0 + (P signal +P bias )/G>T 0 Una volta a conoscenza della differenza

#MANUALE D'USO

 Per l'utilizzo dello strumento è necessario avere a propria disposizione una sorgente di corrente. Una volta che lo strumento viene alimentato si può procedere con il puntare la lamina atta all'assorbimento delle onde elettromagnetiche che negli strumenti più moderni coincide con un'antenna rivolta verso la direzione da cui si vuole captare il segnale. A seconda del tipo di strumento si riceverà una risposta differente. I primi bolometri avevano come risposta l'intensità di una corrente che in seguito a successive elaborazioni poteva portare alla potenza ricevuta. In seguito all'evoluzione dello stesso è della tecnologia nei moderni strumenti è possibile vedere direttamente il valore della potenza sullo schermo. 

#SIMBOLI

Il bolometro è utilizzato per la misurazione della radiazione per questo motivo ho scelto di rappresentarlo nel modo che segue  Il simbolo rappresenta la radiazione che viene colta da questa antenna sulla parte superiore e avviene una misurazione riportata poi nella parte inferiore. Il simbolo che segue invece è il segnale di attenzione all'esposizione ad onde elettromagnetiche, questo scelto per l'oggetto della misurazione dello strumento