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#SINTESI FINALE

 BOLOMETRO

La parola bolometro deriva dal greco è significa misura del raggio. Il termine fu coniato dallo stesso inventore Samuel Pierpoint Langley che oltre a essersi dedicato a studi avionici ha progettato questo geniale strumento in grado di misurare il calore, redando anche un documento che ne sottolinea le caratteristiche principali.  A evidenza dell'importanza di tale scoperta fu anche prodotto dagli Stati Uniti un francobollo in onore dell'astronomo.

Lo strumento è costituito da un insieme di elementi in grado di misurare la potenza di un'onda infrarossi incidente. Questa misurazione è resa possibile grazie alle capacità dei materiali che lo compongono in particolare di alcuni elementi chimici (semiconduttori degeneri )che possiedono una sensibilità maggiore all'esposizione al calore. Utilizzando infatti una variazione di temperatura che provoca a sua volta una variazione di resistenza è possibile arrivare alla misurazione dell'intensità di corrente. Ottenuto questo dato in seguito a una serie di passaggi matematici  è possibile ricondursi alla potenza.



Per la prima volta lo strumento venne utilizzato dal proprio ideatore  che riuscì a percepire la presenza di una mucca a distanza di mezzo chilometro circa. Questo banale aneddoto ci può far comprendere l'incredibile sensibilità posseduta dallo strumento in analisi. Nonostante ciò rimase però ancora per molto tempo uno strumento puramente rivolto ad un pubblico ridotto. Evidenza di questo è la poca visibilità lasciata dai giornali per le pubblicità e la difficoltà nel reperire simboli e marchi dello stesso.

Nel corso degli anni con l'evoluzioni dei materiali è stato possibile modificare e ridurre le dimensioni del bolometro che viene ora utilizzato come base per tecnologie in grado di studiare le radiazioni provenienti dall'urto tra particelle come nel caso del suo utilizzo in ambito fisico oppure nello studio della materia oscura

Oltre a  queste applicazioni più specifiche vi è poi un utilizzo di particolari bolometri in alcuni sensori ad infrarossi e  di onde. Molte case costruttrici di strumenti riguardanti l'elettromagnetismo si sono gettati nella produzione di questo strumento. Questi vengono utilizzati nella vita di tutti i giorni sia in ambito militare che in ambito civile. Visibile in particolare un aumento della ricerca della parola infrarossi oggetto dello studio dello strumento durante la prima metà del 1900 durante le guerre  a prova di questo fatto. E' inoltre  possibile visionare già le prime visioni IR all'interno del film Predator(1988) e anche in alcuni fumetti

Riguardo le normative che regolano il suo utilizzo ci si rifà ad alcuni articoli emanati dalla EMC in seguito alla creazione degli ultimi modelli e al loro ambito di lavoro. Lascio al seguito ancora tre  ulteriori collegamenti a articoli nei quali sono visibili una mappa concettuale, una tassonomia e un abbecedario che presenta alcune parole riguardanti lo strumento e il suo ambito di utilizzo:

https://sc256368.blogspot.com/2021/01/abbecedario.html

https://sc256368.blogspot.com/2021/01/tassonomia.html

https://sc256368.blogspot.com/2021/01/mappa-concettuale.html

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#PRINCIPIO FISICO

Il principio di funzionamento si basa su un calcolo della variazione di temperatura attraverso la misurazione di una intensità di corrente. Il bolometro presenta infatti una lamina capace di variare molto la sua temperatura a seguito dell'incidenza su di essa di un'onda elettromagnetica. Al seguito del surriscaldamento della seguente lamina vi è il surriscaldamento di un filo al di sotto della stessa che variando la propria temperatura varia di conseguenza anche la sua resistenza termica. In questo modo il galvanometro è in grado di rilevare l'intensità di corrente che passa attraverso il circuito in questo modo avendo conoscenza del voltaggio in ingresso è possibile ricavare la resistenza. I=V/R Dalla misurazione della resistenza è poi possibile ritrovare la potenza elettrica come P=IV A questo punto si può considerare la potenza del segnale ricevuto mediante l'utilizzo della seguente formula T=T 0 + (P signal +P bias )/G>T 0 Una volta a conoscenza della differenza

#MANUALE D'USO

 Per l'utilizzo dello strumento è necessario avere a propria disposizione una sorgente di corrente. Una volta che lo strumento viene alimentato si può procedere con il puntare la lamina atta all'assorbimento delle onde elettromagnetiche che negli strumenti più moderni coincide con un'antenna rivolta verso la direzione da cui si vuole captare il segnale. A seconda del tipo di strumento si riceverà una risposta differente. I primi bolometri avevano come risposta l'intensità di una corrente che in seguito a successive elaborazioni poteva portare alla potenza ricevuta. In seguito all'evoluzione dello stesso è della tecnologia nei moderni strumenti è possibile vedere direttamente il valore della potenza sullo schermo. 

#SIMBOLI

Il bolometro è utilizzato per la misurazione della radiazione per questo motivo ho scelto di rappresentarlo nel modo che segue  Il simbolo rappresenta la radiazione che viene colta da questa antenna sulla parte superiore e avviene una misurazione riportata poi nella parte inferiore. Il simbolo che segue invece è il segnale di attenzione all'esposizione ad onde elettromagnetiche, questo scelto per l'oggetto della misurazione dello strumento